SINDROME TUNNEL CARPALE

Il tunnel carpale è un canale osteo-fibroso che si trova a livello del polso; esso è formato da un pavimento osseo (rappresentato dalle ossa del polso) e da una volta costituita dal legamento traverso del carpo). Attraverso questo canale passano i tendini flessori delle dita e il n. mediano. La patologia è dovuta ad una compressione di questo nervo all’interno del suddetto canale (Fig 1).

E’ stata dimostrata un’associazione con i lavori ripetitivi, sia in presenza (rischio più elevato) che in assenza di applicazione di forza elevata. Anche malattie sistemiche possono essere associate alla Sindrome del Tunnel Carpale (es. diabete mellito, artrite reumatoide, mixedema, amiloidosi), come pure situazioni fisiologiche (gravidanza, uso di contraccettivi orali, menopausa), traumi (pregresse fratture del polso con deformità articolari), artriti e artrosi deformanti.

Colpite con più frequenza sono le donne con età > 50 aa che fanno notevole uso delle mani soprattutto per lavori fini e precisi.

I disturbi sono essenzialmente il dolore al polso spesso irradiato lungo tutto l’arto superiore, le ipo/parestesie (formicolio) alle prime 3-4 dita della mano con conseguente difficoltà all’esecuzione di lavori fini (per es. tenere un ago in mano).

I sintomi sono spesso più evidenti durante la notte. Il quadro clinico supportato dalla elettromiografia (esame che studia la funzionalità dei nervi) e talora da un’ecografia ci consente di fare diagnosi.

Nelle forme iniziali il Pz può trovare giovamento dall’utilizzo di un tutore e dalla terapia infiltrativa con corticosteroide, ma nelle forme conclamate la soluzione più adeguata al problema rimane quella dell’intervento chirurgico che ha lo scopo di sezionare il legamento traverso del carpo e di aprire il tunnel carpale che causa la compressione nervosa (Fig 2-3).

L’intervento è eseguito ambulatorialmente in anestesia locale mediante una piccola incisione di un paio di cm longitudinale al palmo della mano (intervento classico) o trasversale al polso (intervento endoscopico). Al momento della visita si discuterà e si concorderà con il Paziente la tecnica più idonea nella valutazione rischio/beneficio.

L’intervento ha una durata di circa 15 minuti e dopo 30/60 minuti il Pz potrà ritornare a casa con alcune indicazioni: arto sollevato e utilizzo di ghiaccio locale ad intervalli per le prime 24/48 h, movimenti attivi delle dita per ridurre l’edema e possibilità di utilizzo della mano nella quotidianità senza bagnare la ferita ed evitando sforzi. Una medicazione verrà effettuata in autonomia dal Pz dopo circa 4-5 gg e i punti verranno rimossi dopo 2 settimane in ambulatorio.

La ripresa di una attività manuale importante necessiterà di almeno 1 mese di convalescenza. Il trattamento chirurgico determina di solito la scomparsa rapida della sintomatologia, soprattutto quella algica notturna con grande sollievo per il Paziente, può residuare, tuttavia, per alcune settimane o, a volte, anche per mesi una dolenzia localizzata a livello della cicatrice palmare. Da segnalare inoltre (non essendo così rare) sono la possibile comparsa, nelle settimane successive all’intervento, di una sensazione di debolezza nelle prese manuali di forza e/o di un “dito a scatto”. Tali disturbi sono destinati comunque a risolversi anche se talora a distanza di alcuni mesi spontaneamente o con un “piccolo aiuto infiltrativo”. Nei casi gravi, quando la compressione del nervo perdura da molto tempo con danno ormai strutturato alle fibre nervose, il trattamento chirurgico può non risolvere completamente la sintomatologia ipo/parestesica (scarsa sensibilità/formicolii).

Bisogna anche ricordare che esistono una serie di complicanze generali legate a qualsiasi tipo di intervento chirurgico quali infezioni, ematomi locali, edema persistente delle parti molli, algodistrofia riflessa, danni vascolari e danni nervosi per lesioni iatrogene.

Ogni intervento chirurgico ha i propri rischi e complicanze e deve essere ben inquadrato in un contesto di rischio/beneficio valutato e discusso con il Paziente.

Fig.1

Fig.2

Fig.3

SCHEDA PDF Sindrome Tunnel Carpale

Intervento chirugico

SINDROME TUNNEL CARPALE

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